La nuova indagine di Openpolis traccia un quadro dei redditi dei parlamentari. I rappresentanti modenesi non spiccano per particolari ricchezze, anzi risultano tutti nella gruppone compreso tra gli 80mila e i 150mila euro, che rappresentano di fatto le indennità di mandato.
Il progetto
“Patrimoni trasparenti” nasce dalla necessità di ricostruire le connessioni di natura economica (contributi elettorali, incarichi, partecipazioni) fra politici e soggetti terzi per rintracciare la presenza di conflitti di interessi di qualsiasi natura.
«I dati ad oggi disponibili non rendono possibile questo tipo di indagine - spiegano gli analisti - Le blande norme in materia sono applicate solo in parte e lasciano ampi margini di scelta ai singoli politici su quali informazioni pubblicare e con quanti dettagli. Abbiamo analizzato i documenti presentati da ogni politico nazionale, assegnando a ognuno un livello di completezza delle informazioni: il 72,3% è risultato parziale (scarso), il 21,4% completo (sufficiente) e solo il 6,3% dettagliato (buono). Solo una minoranza dei politici ha scelto di pubblicare documenti dettagliati: appena il 28% diffonde la dichiarazione dei redditi in tutte le sue parti, il 24% specifica i dettagli catastali di terreni e fabbricati e il 28% rendiconta contributi e spese della campagna elettorale».Il podio modenese
Il senatore Carlo Giovanardi resta il più ricco con oltre 141mila euro di reddito, seguito da Maria Cecilia Guerra (127mila euro) e Manuela Ghizzoni (107mila euro). Tutti dichiarano meno rispetto al monitoraggio del 2013. L’unica curiosa discrepanza riguarda la Ghizzoni che non dichiara più azioni Bper: o le ha vendute o non l’ha segnalato, ma questo non è dato sapersi.
Un Pd... scarso
Il giudizio non è politico, sia chiaro, ma viene assegnato da Openpolis sulla trasparenza. Con la sola eccezione di Davide Baruffi, gli altri mettono a disposizioni informazioni parziali, pubblicando soltanto il quadro di riepilogo della dichiarazione dei redditi.
Il raddoppio
Stefano Vaccari e Baruffi hanno raddoppiato i loro redditi tra il 2013 - anno in cui sono stati eletti - e la dichiarazione 2014, che si attesta intorno agli 88mila euro. Baruffi dice di possedere una Fiat Multipla un po’ vecchiotta, datata 2008, battuto soltanto da Edoardo Patriarca che vanta una Saab del 1998.
Garavini stabile
La deputata eletta nella circoscrizione “Europa” non si discosta rispetto ai 98mila euro annui. È invece in testa per contributi elettorali e spese elettorali dove segnalava ben 52508 euro, di cui 22mila sborsarsi di tasca propria.
La puntualizzazione M5S
In fondo alla classifica c’è Giuditta Pini, che per un solo euro resta alle spalle di Vittorio Ferraresi. Completa il podio al contrario l’altro deputato 5 Stelle, Michele Dell’Orco. Ma i pentastellati contestano i dati che non tengono conto dei soldi restituiti e confluiti nel fondo per sostenere le piccole e medio imprese. Soldi che vanno in dichiarazione dei redditi, ma non sono detraibili - arrivati a circa 120mila euro a dicembre 2015 - e che di fatto dimezzano i fondi a loro disposizione.
@francescodondi
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