LAMA MOCOGNO. Un altro amante della carabina nei guai in Appennino per il ferimento di animali domestici.
Dopo il caso di Montese, dove un 38enne tra Natale e Capodanno ha messo nel mirino i due gatti del vicino 75enne prendendoli nelle zampe posteriori, un altro si è verificato a Lama Mocogno in mezzo alla campagna di Piandellavalle, già ai lati del torrente Scoltenna.Location sempre di vicinato, tra due abitazioni lungo strada Pian Valle, ma stavolta sembra senza nessuna intenzionalità, tanto che il responsabile si è presentato spontaneamente in caserma assicurando: «Non l’ho fatto apposta».
Così si è discolpato giovedì il 40enne G.P. (da una vita a Lama, dove fa l’idraulico) per l’episodio di cui è stato vittima il cane corso del 48enne M.C., libero professionista in paese.
COLPITO DA DUE PALLINI Il 20 gennaio il 48enne è andato dai carabinieri di Lama per denunciare che l’animale era stato ferito da un colpo di arma ad aria compressa: il veterinario infatti, visitandolo, gli aveva trovato un pallino nel labbro e uno nell’addome, poi estratti senza conseguenze. Non ha però fatto il nome del vicino tra i sospettati, perchè non c’erano particolari problemi tra loro.I militari hanno quindi cominciato le indagini controllando i possessori d’armi nella zona e ormai avevano già individuato il presunto responsabile (con carabina regolarmente denunciata) quando questi, o perchè aveva capito di essere ormai alle strette o per impulso personale (a quasi tre settimane comunque dal fatto...), ha evitato la visita a casa addossandosi la colpa di quanto accaduto in caserma.
LA DENUNCIA Ha garantito che non l'aveva fatto apposta, che con la carabina (ovviamente posta sotto sequestro) non voleva assolutamente colpire il cane mentre era nel giardino del vicino, perchè non gli dava alcun fastidio. La cosa non gli ha evitato la denuncia penale per maltrattamento di animale, anche se è probabile che in sede giudiziaria la sua posizione sia alleggerita dal fatto di essere stato in qualche modo “reo confesso”. (dm)