MARANELLO . «Viaggiare molto apre gli occhi. Ci si rende conto che le atrocità che si vedono sulla timeline di Facebook o in televisione sono vere; anzi, la realtà è peggiore. E quando i problemi del mondo te li trovi lì, davanti agli occhi, hai due possibilità: o ti giri dall'altra parte - e forse vivi più serenamente - o stai lì e dai una mano - e cresci, consapevole della sofferenza. Non c'è la scelta giusta o sbagliata, ognuno può contribuire al cambiamento del mondo a suo modo, anche nella sua città, non è necessario andare dall'altra parte del globo. Io, ogni volta che parto, mi ricordo le parole di mia madre che quando avevo 18 anni, in partenza per il mio primo viaggio in solitaria in Sud America, mi disse: “Vai! Gira il mondo e non fare una semplice vacanza, non prendere e basta, ricambia, dai, aiuta!. Un “buone vacanze” impegnativo, ma che per me è stato un vero regalo, un insegnamento di vita». Valentina Miozzo, classe 1982, di Maranello, è viaggiatrice indipendente, sempre in giro per il mondo; lavora come travel blogger e consulente per strutture turistiche, associazioni e tour operator e cura il blog www.viaggiarelibera.com, dedicato al turismo responsabile.
Poi con la mente torna alla Cambogia: «Lì ho insegnato la gestione dei rifiuti nelle scuole rurali, è stata un'esperienza molto bella – prosegue Valentina che ha anche insegnato gestione dei rifiuti nelle scuole in Nepal e in Senegal - Spesso nei villaggi non è chiara la differenza dei diversi materiali, quindi la plastica viene trattata come una buccia di banana, creando danni enormi all'ecosistema. Ho visto indigeni sotterrare centinaia di pile sotto i loro orti, bruciare montagne di plastica e gettare nei fiumi qualsiasi cosa…».
Viaggiare è una missione: «Nei miei viaggi – dice Valentina - ho riscontrato emergenze di ogni tipo, dal punto di vista economico, culturale ed ambientale. Sul piano sociale, i problemi principali che mi sono trovata davanti sono la povertà estrema, il mancato rispetto dei diritti umani, lo sfruttamento minorile, il traffico di essere umani; in India un bambino vale circa 30 euro. Facendo volontariato arricchisco il mio bagaglio culturale ed emotivo – conclude Valentina - Le esperienze non sono sempre belle e piacevoli, in certi posti ho visto tanta crudeltà, ma sono periodi di vita che lasciano il segno e fanno crescere. Certe cose a scuola non te le insegnano».