MODENA. Alla Crocetta la sproporzione è netta, tanto che la sicurezza da sola vale come la somma di altri due problemi, ovvero le politiche sanitarie e il welfare.
Non che le cose vadano molto diversamente a San Faustino, dove la sicurezza stacca di sette punti la seconda preoccupazione, quella dei redditi troppo bassi. La “torta” è molto più equilibrata a San Lazzaro, dove i problemi sono tutti ripartiti in maniera equilibrata, con una leggera prevalenza di quelli economici, mentre a Buon Pastore è testa a testa tra redditi bassi, sicurezza, politiche di welfare e sanitarie.
A fotografare la realtà vista dagli anziani modenesi è stato lo Spi-Cgil, la sigla dei pensionati aderente al sindacato, che ha intervistato 2245 iscritti, residenti in sette quartieri della città, chiedendo loro di indicare le priorità tra sei macrotemi: politiche della casa, accoglienza profughi, legalità e sicurezza, politiche sociosanitarie, politiche ospedaliere e politiche dei redditi.
Un’indagine che ha restituito un quadro con diverse conferme, come le preoccupazioni per la sicurezza e la vivibilità dei quartieri, riservando però anche qualche sorpresa: tra i temi indicati, quello dell’immigrazione rappresenta il problema meno sentito dagli anziani modenesi, collocandosi dunque all’ultimo posto con il 9,1% degli intervistati che l’ha indicata come la questione più importante. Passando all’altro capo della classifica, in testa alle preoccupazioni degli anziani modenesi c’è la sicurezza, che guida nettamente la graduatoria con il 26% di risposte, staccando di oltre cinque punti la seconda priorità, ovvero quella relativa alle politiche sanitarie e ospedaliere.Al terzo posto ci sono invece le questioni economiche - le politiche dei redditi sono priorità per il 19,1% degli intervistati - mentre al quarto posto ci sono le politiche di welfare (15,7%) e al quinto le politiche della casa (9,4%). Ma i risultati, appunto, cambiano a seconda del quartiere: alla Crocetta il tema sicurezza vale un terzo delle risposte (34,9%) e quasi doppia il problema collocato al secondo posto, ovvero quello delle politiche sanitarie e ospedaliere (21%).
Ma sicurezza e immigrazione non sono due temi necessariamente legati tra loro, come conferma il quarto posto assegnato dai pensionati della Crocetta al problema immigrazione, comunque più alto che altrove con il 13,5% di risposte. Risultati non troppo diversi da quelli emersi a San Faustino, dove la sicurezza è priorità netta con il 30,3% di risposte, mentre le politiche dei redditi, seconda priorità, sono decisamente staccate con i 23,1%. La situazione economica è invece il primo pensiero degli anziani di San Lazzaro, che la considerano priorità al 24,3%, mentre la sicurezza segue con il 20,1% e le politiche sanitarie si collocano al terzo posto con il 18%. Per i pensionati di Buon Pastore, invece, le priorità sono quattro: sicurezza, politiche di welfare, redditi e politiche sanitarie sono tutte al 20%, relegando il problema immigrazione al quinto (12,7%) e le politiche per la casa al sesto (5,8%). Testa a testa tra sicurezza e politiche sanitarie (24,7 contro 24,3%) a Sant’Agnese, dove il problema immigrazione scende addirittura al 4,8%, mentre alla Madonnina le politiche sanitarie sono priorità indiscussa (24,2%), staccando di quattro punti la sicurezza. Ma la sorpresa arriva anche dal centro storico, dove la priorità non è, come si potrebbe pensare, la sicurezza (comunque seconda con il 24,3% di risposte), ma le politiche di welfare, che raggiungono il 28,4%. I risultati dell’indagine saranno presentati in pubblico domani alle 15 al circolo “Vivere insieme” di via Panni 167, in un incontro a cui parteciperanno la coordinatrice delle leghe Spi-Cgil di Modena Antonella Balestri, l’assessore al Welfare Giuliana Urbelli, la presidente Inca nazionale Morena Piccinini e Sauro Serri della segreteria SPi-Cgil di Modena.
Luca Gardinale