CASTELFRANCO. Un agguato inquietante che lascia aperti tanti scenari interpretativi, ma che ha messo in allerta tutta la macchina della sicurezza cittadina. Un ragazzo di 28 anni, originario del Pakistan, è stato ferito sabato sera da un proiettile esploso da un’auto in corso su corso Martiri. Il ragazzo era in compagnia di altri due amici e stava passeggiando sotto i portici quando è stato raggiunto da un pallino apparentemente appartenente ad una pistola ad aria compressa. Sono scattati subito i soccorsi e le indagini. Il ferito è stato trasferito al Policlinico di Modena per una lacerazione al gomito mentre sul posto sono rapidamente arrivati sia i carabinieri della Tenenza di Castelfranco sia la polizia municipale. Gli investigatori puntano a ribadire il successo delle indagini che hanno portato all’arresto del piromane che bruciava le auto e così si è riformata la task force che seguirà gli accertamenti. Sono già state acquisite le telecamere del circuito pubblico di sicurezza e le si sta visionando, sperando di individuare alcuni dettagli indispensabili a trovare i responsabili degli spari.
Il ragazzo ferito sta meglio, la sua testimonianza, alla pari di quella dei due amici, potrebbe essere interessante per ottenere informazioni importanti.
«La sparatoria è avvenuta proprio davanti al mio bar. Si è verificata sabato sera dopo cena - racconta Amarildo Zenelaj, titolare della pasticceria Montecuccoli di corso Martiri - Tre ragazzi stranieri, credo arabi, stavano attraversando la strada, davanti al mio locale. Improvvisamente, un’auto ha rallentato, il finestrino sul lato del passeggero si è abbassato ed è spuntata una pistola da softair. La persona in auto ha sparato a caso e ha colpito a un braccio uno dei tre ragazzi che stavano attraversando. Il ragazzo colpito, che ha una trentina d’anni è caduto a terra. E l’auto, su cui erano presenti almeno due persone, è fuggita senza fermarsi. Per fortuna il giovane ferito è piuttosto alto: se fosse stato un bambino avrebbe potuto essere colpito a un occhio. Abbiamo chiamato subito l’ambulanza e le forze dell’ordine. Tramite la videosorveglianza si sta poi cercando di risalire alla targa dell’auto». —
ARBIZZI-DONDI.