FORMIGINE. Ci sono alcune denunce già depositate alle forze dell’ordine per quanto sta accadendo al negozio “Arredamenti Ascelina” di via Radici in Piano, a Corlo. Stando a quanto sostengono alcuni clienti ci si trova di fronte ad una forma di appropriazione dei loro soldi. Le storie sono tutte molto simili: nei mesi scorsi in diversi si sono recati presso un punto vendita storicamente riconosciuto per la qualità e l’affidabilità. Sul sito internet si leggono infatti alcuni slogan piuttosto attrattivi: “Forti dell’esperienza di oltre 40 anni nel settore dell’arredamento d’interni, progettiamo soluzioni d’arredo personalizzate per tutti gli ambienti. Pagamenti rateali e finanziamenti tasso 0. Venite a trovarci”.
Ed evidentemente la credibilità conquistata sul mercato ha continuato ad attirare la clientela per ogni fascia di prezzo nonostante le offerte - sempre stando al sito internet - siano ferme all’estate 2017 con alcuni letti a prezzi davvero convenienti.
Ma la situazione negli ultimi mesi è precipitata. Si parla almeno di 3-4 clienti che hanno opzionato arredamenti per le loro case non vedendosi però recapitare a domicilio nulla di quanto pattuito e sottoscritto su regolare contratto. C’è chi ha versato copiose caparre di un valore medio che si aggira intorno ai 4mila euro, senza però ottenere alcun riscontro. E dopo un periodo di attesa, di mal sopportazione e contestazioni verbali qualcuno si è stancato, rivolgendosi ai carabinieri per raccontare tutto.
Da una verifica il negozio “Arredamenti Ascelina” è chiuso per inventario, avrebbe dovuto riaprire il 26 gennaio ma anche ieri non vi era nessuno in grado di accogliere i clienti. Un atteggiamento strano per un’impresa rimasta sul mercato per tanti anni. E allora si fa largo un sospetto, collegato ad una fase economica complessa che l’attività sta attraversando. Una giustificazione che spiegherebbe anche l’imbarazzo dei venditori nel tentare di giustificare in passato il ritardo della consegna dei mobili acquistati e in parte pagati.
In attesa che la vicenda possa districarsi, rimane lo scoramento degli acquirenti per essere finiti in un vortice che appare senza una soluzione a breve termine. Il cancello d’ingresso rimane chiuso con un lucchetto mentre da lontano si possono ancora vedere alcuni allestimenti negli ampi spazi del capannone. Non si sa quando l’Ascelina riaprirà anche perché il telefono suona a vuoto, o meglio una voce registrata continua a ripetere che “le operatrici sono momentaneamente occupate, vi preghiamo di attendere”. —