L’obiettivo è rivitalizzare il cuore dei paesi colpiti dal terremoto del 2012, sostenendo l’apertura di nuove attività, la ricerca industriale e l’innovazione. Per raggiungerlo, la Regione ha studiato tre diversi bandi dedicati alle piccole e medie imprese e ai liberi professionisti del cratere: uno stanziamento che tocca i 41 milioni di euro e che nei prossimi giorni sarà approvato con le relative delibere del governatore e commissario Bonaccini.
Gran parte delle risorse sono concentrate sul primo bando, che stanzia 35 milioni per la rivitalizzazione dei centri storici: il contributo, dell’importo massimo di 150mila euro, andrà dunque alle nuove attività che si insedieranno nei centri storici del cratere, ma anche agli esercenti che riqualificheranno e amplieranno i locali. Per la presentazione delle domande sono previste tre finestre: la prima, a cui è attribuito un budget di 15 milioni, sarà da inizio marzo al 28 giugno, la seconda sarà dal 13 settembre al 29 novembre e la terza dal 15 gennaio al 29 maggio 2020.
Il secondo bando, finanziato con 4 milioni, prevede il sostegno all’attività di ricerca industriale delle pmi e il rilancio economico nei settori più colpiti dal sisma: biomedicale e industrie della salute, meccatronica e motoristica, agroalimentare, ceramica e costruzione Ict e prodotti multimediali, moda. In questo caso, la dimensione minima dei progetti ammessi a finanziamento è di 100mila euro e non deve essere superiore a 500mila euro, per un contributo massimo di 200mila euro. Le domande tra il 13 maggio e il 12 giugno.
Infine, il terzo bando prevede uno stanziamento di due milioni destinati all’avvio e al consolidamento di start up innovative per il rafforzamento dell’ecosistema locale e la diversificazione del sistema produttivo: il contributo massimo non potrà superare i 100mila euro nei progetti di avvio e i 200mila in quelli di consolidamento, mentre le domande potranno essere presentate a partire dal 15 aprile.
Finanziamenti che riguardano i trenta Comuni che compongono l’area del “cratere ristretto” (29 sono usciti a fine 2018): per la nostra provincia Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia, Finale, Medolla, Mirandola, Novi, Ravarino, San Felice, San Possidonio, San Prospero e Soliera.
«Lo scopo dei bandi - commenta l’assessore regionale Palma Costi - è favorire il rilancio delle attività per far tornare a vivere i centri storici. Dopo gli investimenti della Regione per interventi dedicati alla rivitalizzazione fisica della parte pubblica e privata dei centri storici e gli ulteriori trenta milioni per completare gli interventi di urbanizzazione dei piani organici, vogliamo dare particolare attenzione al ripopolamento e la rivitalizzazione dei nuclei storici, incentivando il rientro delle attività, lo sviluppo e l’ampliamento, nonché l’insediamento di nuove attività economiche, professionali, associazioni, fondazioni ed enti no profit, in coerenza con il contesto economico, culturale, sociale e architettonico dei centri stessi». Soddisfatto il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei: «I centri storici - sottolinea - sono parte integrante dell’identità dei nostri Comuni, e la loro rivitalizzazione passa anche attraverso lo sviluppo e la diffusione di una rete commerciale e imprenditoriale sempre più moderna. Questi fondi - conclude - vanno nella direzione di favorire e stimolare questo importante processo che rappresenta una ulteriore tappa nella ricostruzione». —