La scuola elementare San Giovanni Bosco del terzo istituto comprensivo lascia un pezzetto di Sassuolo al Quirinale, inorgogliendo la città e la Regione. Il merito va alla classe 2B, che ha partecipato al concorso nazionale “Mai più schiave”, indetto dal Miur per celebrare la festa della donna e indirizzato ad ogni scuola di ordine e grado. I sedici bambini della San Giovanni Bosco e la loro maestra Tina De Falco, quindi, non si sono limitati a farsi valere solo tra i loro coetanei, ma hanno superato tutti gli altri istituti italiani che si sono messi alla prova nell’arduo compito di proporre spunti di riflessione sulla condizione di schiavitù, in cui versano ancora troppe persone nel mondo. Il premio è stato conferito alla 2B direttamente dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che, oltre a fare i complimenti alla delegazione che si è presentata al Quirinale, composta anche dalla dirigente Avallone, ha spiegato che tra le migliaia di opere arrivate per essere selezionate quella giunta da Sassuolo è stata l’unica che non ha lasciato alla commissione alcun dubbio sul suo valore.

L’elaborato da presentare poteva essere di qualsiasi natura, da un dipinto ad un brano musicale, da uno scritto a, ed ecco la scelta dei “nostri” vincitori, una scultura. Un tema, quello della schiavitù, apparentemente troppo grande per essere affrontato da bambini così piccoli, ma che in realtà non solo non ha creato problemi agli allievi, ma ha dimostrato quanto l’ingenuità e il cuore grande dei più piccoli possano fare per smuovere il mondo. Il successo riscosso dalla classe, tuttavia, non sarebbe stato possibile senza la maestra Tina De Falco. Tina è stata l’ideatrice, ed ora è l’anima, dello Splash Museum, progetto nato nel 2010 per educare i bambini alla bellezza e che porta, anno dopo anno, vere e proprie opere d’arte all’interno della scuola. Per capirlo è sufficiente entrare nell’atrio e lasciarsi trasportare dai colori, dai quadri appesi, dalle sculture. Un’idea forse strana, ma bellissima ed ormai essenziale, per un luogo in cui solitamente si indirizzano i giovani allievi a studiare la matematica e la storia più che ad ammirare il bello.
«Abbiamo iniziato il lavoro riflettendo sulla schiavitù dei bambini nei paesi asiatici – ha spiegato Tina – e da qui sono nati la scultura ed il titolo “Cammina, cammina…che dolorosi passi”. Gli studenti hanno affrontato il tema con serenità, analizzando in modo particolare prodotti comuni come le scarpe o i palloni da calcio che spesso, purtroppo, sono il frutto delle piccole mani di schiavi. Questo riconoscimento è un orgoglio per la scuola, per il terzo istituto comprensivo e per la città di Sassuolo e io non potrei essere più felice». Una vittoria, insomma, che non può non essere presa con soddisfazione, ma che ricorda anche “la marcia in più” di cui dispongono i fortunati bambini della San Giovanni Bosco, abituati a essere immersi ogni giorno in uno spazio a misura di artista che volenti o nolenti lascia qualcosa. A dirlo sono gli stessi studenti, i bambini dello Splash. «Credo che la mia scuola – ha affermato la piccola Emma – sia unica e bellissima ed il merito è della maestra Tina. Per lei è importante insegnarci l’arte e a noi piace tanto. Per questo vorrei ringraziarla». Una dichiarazione spontanea che non poteva non far commuovere la mitica maestra Tina. —