MARANELLO. Lello non ha una foto con Enzo Ferrari. E dire che Lello di foto ne ha parecchie, con tutti i protagonisti della Formula 1. Il suo locale a Pozza è un museo. Un ristorante-pizzeria e museo. “Lo Smeraldo”, angolo della cucina napoletana dal 1985, è quasi un’istituzione. Lo è per gli appassionati del “mangiar bene”, ma anche per i ferraristi.
Una foto con Enzo Ferrari, però, non c’è: «È vero – conferma Apicella che è un vulcano, ma che quando si parla del Drake quasi perde la voce – anche se a dirla tutta uno scatto era pure stato fatto. Per mano di Benzi, fedele ragioniere di Enzo, scomparso alcuni anni fa. Non ho mai ricevuto quella fotografia altrimenti l’avrei attaccata su ogni muro del mio Smeraldo».
Lo stesso Smeraldo che martedì ospiterà una serata di gala che si preannuncia unica. Un evento, rigorosamente ad invito, per celebrare un grande come Mauro Forghieri, il progettista della mitica 312T. Per “Mauro Forghieri. La Leggenda” sono attesi ospiti da tutto il modo, vere icone della Formula 1.
IL DRAKE
E dire che, nonostante la foto mancante, i ricordi con Enzo Ferrari sono tanti: «Mi considerava come un figlio e forse anche per questo mi presi una bella sgridata al nostro primo incontro. Lo aspettavo qui al locale, sapevo che sarebbe arrivato verso le sei di sera e sapevo che avrebbe mangiato una sogliola. Quindi cosa ho fatto: poco prima della sei ho chiuso il ristorante, volevo concentrarmi solo su di lui. Ferrari è arrivato e ha mangiato, poi prima di uscire mi ha fermato per rimproverarmi: “Lello questo è il tuo lavoro, il ristorante lo devi tenere aperto anche se ci sono io”.
Un consiglio che non ho mai rispettato: c’era il Drake, Smeraldo chiuso. Sono un ferrarista vero, uno che ha acquistato la prima Rossa, un 246 Dino, con cambiali da 200mila lire. Chi compra una macchina del genere per fare un investimento non è un ferrarista, chi lo fa per amore di Enzo Ferrari lo è... Negli anni ne ho avute 17: una Ferrari 400 è stato utilizzata nel film di Sergio Castellitto dedicato al Drake. L’ultima, una Testa Rossa, ha una fiancata piena di autografi di piloti e tecnici».
BIG LELLO
Nato a Tramonti, Salerno, Raffaello Apicella è un personaggio ed imprenditore a tutto tondo. Figlio di un dirigente della Cirio, nel 1974 arriva dalle nostre parti per intraprendere la carriera da ristoratore. Lancia e rivende diversi locali in provincia di Modena, prima di creare lo Smeraldo: «È il 1985». Il ristorante di Pozza è in particolare un inno alla pizza, la vera pizza. Sportivi, non solo del mondo Ferrari, politici, attrici e attori, showman e showgirl. Tutti allo Smeraldo di Lello dove in cucina, lontano dai riflettori, c’è la signora Anna Maria: moglie di Apicella oltre che mamma di Carla e Mattia Diego. «Ho stretto ottimi rapporti umani con tanti miei clienti, compresi quelli più famosi. Una grande amicizia è nata soprattutto con Forghieri, il primo uomo “in rosso” che ho conosciuto insieme a Lauda, Montezemolo e Piero Ferrari. Grazie a Mauro e a Brenda, segretaria del Drake, molti piloti sono venuti nel mio locale. Tra questi il grande Michele Alboreto che, prima di accomodarsi, passava sempre dalla cucina a chiacchierare con mia moglie».
Negli anni, Lello è stato nominato Cavaliere, Commendatore ed infine Gran Ufficiale. Un riconoscimento importante è arrivato pure da big Luciano Pavarotti: «Mi disse “Apicella, finalmente ti conosco. Ma per mangiare una pizza da te come si fa? Hai sempre la fila...”».
L’IDOLO FORGHIERI
Va bene la Ferrari e va bene il Drake, ma tra gli idoli di Apicella c’è in particolare Mauro Forghieri. E proprio mentre il 66enne ristoratore racconta della serata di martedì, allo Smeraldo entrano due distinti signori. Tra le mani hanno alcune parti della carrozzeria della Lamborghini del Modena Team progettata proprio da Forghieri e in F1 nel ‘91: «Aspetto anche il motore, voglio metterlo nel mio museo qui al ristorante». A proposito del museo, il ristorante-museo: «Ho pezzi di Ferrari dappertutto, quasi tutti mi sono stati donati da Enzo. Ogni tanto mandava Dino, il suo autista, con un alettone o un cerchione. È successo anche questo…». —