CARPI. Non sono bastati gli innumerevoli appelli dei residenti perché gli schiamazzi e la delinquenza diminuissero in centro. I balordi hanno tentato l’ennesimo assalto al palazzo vescovile. Di notte, quando la quiete e il silenzio dovrebbero conciliare il riposo, i malviventi sono tornati alla carica, disturbando e soprattutto, provocando paura nei residenti. Come sottolinea il vescovo Francesco Cavina, allarmato e infastidito dall’escalation di violenza che si sta verificando anche ai suoi danni. L’ultimo episodio si è verificato nella tarda serata di sabato, ed è proseguito nella notte. Inizialmente, monsignor Cavina ha sentito grande confusione sotto le finestre del palazzo vescovile di corso Fanti.
Erano le 23 di sabato sera. Si potevano udire distintamente urla e altri rumori molesti. Poi, quando sembrava ritornata la calma e i rumori apparentemente si erano placati, è avvenuto il nuovo episodio che provoca grande preoccupazione. Qualcuno ha tentato di scardinare con violenza il portone, danneggiandolo, all’ingresso secondario del palazzo, in via don Eugenio Loschi, la strada che collega piazzale Bertesi a piazza Martiri dove, come ormai è noto, stazionano bivaccando numerosi balordi, alcuni dei quali hanno aggredito la coppia di fidanzati in via Bellentanina.
Il fatto è avvenuto, inoltre, a poche ore dall’inaugurazione del museo diocesano, alla presenza del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei. Non è chiaro se i due episodi siano collegati, quanto è certo è che il vescovo e le suore residenti nel palazzo percepiscono un clima di insicurezza. Per di più, al momento della tentata effrazione, in Vescovado si trovava anche un sacerdote proveniente dalla Germania come ospite. Dopo l’episodio sono stati allertati i carabinieri, ai quali verrà fatta una nuova denuncia dopo quella di qualche settimana fa, quando una persona incappucciata si era scagliata contro il portone. «Se questa è la sicurezza, non possiamo stare tranquilli nonostante le mille promesse fatte - ha commentato il vescovo Francesco Cavina - Continuamente si sentono schiamazzi, rumori, lotte». La diocesi ha montato a sue spese le telecamere da cui si spera di risalire ai colpevoli. Sempre sabato notte, ma anche in altre occasioni, si sono registrati bivacchi in via Ciro Menotti: una decina di giovani urlava e insultava chi passava in auto. Desta preoccupazione l’eventualità che siano venduti liberamente alcolici da parte del negozio etnico anche a minorenni, segnalano residenti. —