CASTELFRANCO. La celebre truffa dell’avvocato Bevilacqua ha fatto vittime anche a Castelfranco. I fatti risalgono ad alcuni giorni fa quando quattro anziani, tutti residenti nello stesso stabile in corso Martiri 437, sono stati raggiunti da una telefonata da parte, appunto, del fantomatico avvocato Bevilacqua che li contattava per conto di un loro caro (in certi casi il figlio, in altri il nipote) coinvolto in un grave incidente e in immediata necessità di contanti per far fronte all’improvvisa spesa legale e medica.. L’avvocato, inoltre, avvisava dell’imminente arrivo di una sua collaboratrice che sarebbe andata direttamente a casa dei contattati per farsi consegnare il denaro necessario per far fronte a queste spese “legali”.
Tre dei quattro anziani non sono caduti nel raggiro: una signora di 79 anni ha ribattuto di sapere perfettamente che in caso di incidente non servono contanti né per le spese legali né per quelle mediche e ha riattaccato. Un uomo, anche lui sull’ottantina, in compagnia della moglie ha risposto per le rime a chi stava cercando di truffarlo. Un’altra signora 80enne vedova e senza figli, ha tagliato corto sottolineando appunto di non essere madre e apostrofando chi era dall’altro capo della cornetta con un “lei è un gran imbroglione” chiudendo bruscamente la conversazione, mentre peggio è andata alla sua vicina di casa. La donna, ultrasettantenne, si è impaurita non appena ha sentito che il figlio e il nipote erano stati coinvolti in un incidente e versavano in gravi condizioni all’ospedale, che la figlia era già arrivata al capezzale del fratello e che quindi bisognava agire il più in fretta possibile per far arrivare i soldi richiesti per far fronte alle presunte spese di ricovero. L’anziana, sentendo una così accurata descrizione dei fatti, si è lasciata prendere dal panico e ha acconsentito all’arrivo della collaboratrice dell’avvocato Bevilacqua per recuperare i contanti. Giunta la complice, la donna si è accorta di avere poco denaro in casa, la malvivente allora ha detto che anche oro e altri preziosi sarebbero andati bene, riuscendo a farsi consegnare anche la fede nuziale oltre a svariati monili dal grande valore affettivo oltre che economico. In più, alla continua richiesta di soldi, la “collaboratrice” si è impossessata anche del portafoglio con la tessera bancomat completa di codice pin, con la quale si è in seguito provveduto ad un prelievo di 2000 euro. Una volta ripresasi dallo shock, la signora ha telefonato ai figli scoprendo, non solo che godevano entrambi di ottima salute, ma anche di essere stata raggirata malamente, correndo a sporgere denuncia ai carabinieri. —
Castelfranco. La truffa del finto avvocato: un condominio sotto assedio

Quattro tentati raggiri agli anziani con la scusa del figlio e del nipote feriti gravi Una vittima consegna oro e soldi, un’altra riattacca perché non è madre