Il giorno dell’addio è arrivato. Oggi un sipario nero si chiude su Sassuolo, come a chiedere alla città di rimanere immobile, per il funerale di due delle vittime della tragedia in autostrada della settimana scorsa.
La città si stringerà con tutta la sua commozione ad abbracciare per l’ultima volta Veronica Fili e Otilia Camelia Ceornodolea. Questo pomeriggio alle 15 il duomo di San Giorgio accoglierà le bare delle due giovani sassolesi decedute lo scorso giovedì nel tragico incidente avvenuto sull’A1. Con loro è morta anche Zainaba El Aissaoui, la cui salma verrà trasferita in Marocco, sua patria natia. Unica superstite del tamponamento fatale è stata Souaad, sorella di Zainaba, tuttora ricoverata al Maggiore di Bologna, ma miracolosamente non più in pericolo di vita.
Sassuolo non dimenticherà le sue giovani “figlie”, continuerà a ricordarne i sorrisi, non mancherà di stare accanto alle loro famiglie. Il duomo, sarà sicuramente gremito di persone che non saranno divise da religioni e culture diverse ma al contrario saranno unite da un dolore profondo, lacerante.
La ferita della città sarà visibile in tutta la sua grandezza anche in seguito all’ordinanza emessa dal sindaco Gianfrancesco Menani, che per l’occasione ha proclamato il lutto cittadino.
Le bandiere degli uffici pubblici saranno a mezz’asta, ci sarà un minuto di raccoglimento negli uffici e nelle abitazioni private, i commercianti del centro storico terranno le serrande abbassate in concomitanza con l’inizio delle esequie e la cittadinanza si comporterà in maniera consona a un momento così delicato, sospendendo attività sportive e ricreative ed eventi.
Salutare Veronica e Otilia è una delle cose più difficili fatte da Sassuolo in questi anni. La tragedia ha colpito in modo indelebile le famiglie delle vittime, conosciutissime in città.
A testimonianza dell’amore di cui Sassuolo vuole circondare i parenti, centinaia di persone si sono ritrovate ieri sera alle camere ardenti dell’ospedale. Come omaggio alle vittime si è tenuto un rosario.
Lo stesso amore che si poteva respirare al PalaPaganelli lo scorso sabato, quando un migliaio, fra amici, famigliari, compagni di scuola, hanno voluto stringersi intorno alle famiglie, ricordando i momenti indimenticabili trascorsi con le ragazze. Tante le testimonianze toccanti che si sono susseguite, in un’atmosfera dove regnava l’unità tra fedeli cristiani e musulmani.
Al PalaPaganelli hanno partecipato, infatti, sia la comunità cattolica, sia quella musulmana per rendere omaggio alle donne coinvolte nel terribile incidente. —