MODENA Ancora più di 600 contagi, ma anche 13 decessi, 28 ricoveri e 23 classi in isolamento. I dati di ieri confermano quello che ormai è evidente da una settimana: Modena è la provincia dell’Emilia Romagna più in difficoltà sul fronte Coronavirus, e in questo momento anche una delle più in difficoltà a livello nazionale. Partendo dai numeri, sono stati 605 i nuovi contagi registrati ieri in provincia, con 577 pazienti (il 95%) in isolamento domiciliare e 28 ricoveri, di cui due in terapia intensiva. Il 62% dei nuovi casi (381 in termini assoluti) non ha comportato la comparsa di sintomi, che invece ci sono stati per 224 persone (il 38%).
A seguire attentamente la situazione è anche il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, intervenuto sul tema a margine della presentazione del mezzo speciale per il trasporto organi della Croce blu. «Sono consapevole che stiamo facendo più controlli rispetto ad altri parti della regione - ha detto il primo cittadino - e quindi naturalmente ci sono più condizioni di verifica e anche di dati. Al momento stiamo facendo tutte le verifiche per capire ancora meglio, ma credo e spero che questo sia il picco. Oggi occorre ancora di più la responsabilità di tutti - ha detto ancora il primo cittadino - mi pare questo sia il leitmotiv di oggi: responsabilità, stare attenti, non fare assembramenti, usare la mascherina, pulirsi le mani, insomma essere cittadini responsabili».
Il sindaco è intervenuto anche sul problema dell’accesso al call center Covid: «Gli operatori rispondono - ha detto Muzzarelli - stanno naturalmente lavorando molto, adesso hanno recuperato anche con i tamponi perché abbiamo avuto la media di oltre 3mila test al giorno. Adesso hanno aggiunto altre macchine, e c’è davvero un grande lavoro che va dall’Ausl a medici, infermieri e paramedici. Dico ancora una volta grazie ancora a loro perché stiamo tenendo botta e credo che possiamo attraversare questo lungo deserto, ma arrivare alla meta di una nuova normalità».
Tornando ai dati di ieri, sono 23 le sezioni delle scuole modenesi per le quali è stato disposto l’isolamento: per quanto riguarda la città, si tratta di una sezione delle scuole d’infanzia Bisbini, una del Villaggio Zeta, una del Sacro Cuore, una del Sant’Antonio e una delle Giovanardi, così come una sezione delle elementari Palestrina e della Carovana. Spostandosi in provincia, le scuole con una classe in isolamento sono le Meloni di Carpi (infanzia), le elementari Battisti di Sozzigalli, le medie Montecuccoli di Pavullo, dove è finita in isolamento anche una sezione della scuola d’infanzia Renno, così come le elementari Ferrari di Fiorano - in questo caso le classi interessate sono due - la scuola d’infanzia don Franchini di Magreta, le elementari San Giuseppe di Sassuolo. In isolamento anche le elementari Fratelli Cervi e il nido Piccolo Principe di Nonantola, la scuola d’infanzia Minime dell’Addolorata di Castelfranco, le secondarie Volta di Bomporto, le Fabriani di Spilamberto, le elementari Aldo Moro di Vignola e la scuola d’infanzia Panini di Sant’Antonio di Pavullo (due sezioni). —