Latina? Sì, meglio, molto meglio di Padova, Piacenza, Sora e Ravenna, ma Modena resta di un altro pianeta e si conferma una volta di più signora e padrona della SuperLega. Lo fa nel giorno in cui, finalmente, si ritrova di fronte un avversario di tutto rispetto (non inganni il 3-0 finale), a cui il modenese Tubertini, complimenti vivissimi, sta dando una dimensione diversa rispetto al recente passato: lo fa, ed è questo quello che più conta, giocando un altro ottimo match che risolve alla maniera forte proprio quando stava complicandosi grazie al suo micidiale servizio: 10 gli ace alla fine per i gialloblù a fare tutta la differenza del mondo nei momenti decisivi con gli altrettanto pesantissimi 12 muri messi a tabelino. La Leo Shoes aggiunge così tre punti alla sua classifica finora “perfetta” proprio alla vigilia della “madre di tutte le partite”, quella contro la Lube
SUBITO BATTAGLIA
Nessuna sorpresa nella metà campo gialloblù: Christenson è il regista, Zaytsev l’opposto, Anderson e Bednorz sono gli schiacciatori, Holt e Mazzone i centrali, a Rossini la maglia del libero.
Tubertini, vice coach del triplete 2016, oggi profeta di Latina replica con Sottile regista di mille battaglie, il francese Patry, braccio tosto e veloce, in zona 2, un ottimo tedesco, Karlitzek, quasi il clone di Kaliberda, e l’olandese Van Garderen, ex di turno, martelli, Rossi e Szwarc sono i centrali, libero Cavaccini.
Ìnizio per i gialloblù, avanti di un break sul 5-3. Zaytsev ha la palla del 6-3 ma si fa inchiodare a muro da Rossi e dal possibile +3 Modena si va invece sul 6-6. Latina gioca bene, e questo lo si sapeva, e va anche avanti di 2 (attacco out di Anderson). Pareggia Christenson (11-11) con ace benedetto dal nastro. Set battagliato con lo Zar marcatissimo a muro e punteggio in parità fino a quando Holt dice no a muro al francese Patry e Modena rimette il naso avanti (15-14). Altra palla break, ma Zaytsev non chiude e così una bella Latina (muro di Rossi su Anderson) resta in corsa. Ci vogliono l’ace di Holt e i muri di Anderson su Patry e di Christenson su Van Garderen per far respirare (20-17) la Leo Shoes. Van Garderen, muro a 1, ferma ancora Zaytsev (20-19) e c’è di nuovo partita. Buon per Modena che Ivan risorga proprio quando conta e chiuda i tre palloni più difficili, quello del 21-19, del 23-20 da zona 4, dopo il + 3 con Anderson a muro (22-19), e soprattutto metta a terra in modo imperioso il 25-22 da zona 2. Un bel sospiro sollievo per Modena che inizia alla grande il parziale numero 2: a dre il “la” alla fuga è un muro di Zaytsev (4-2), Latina accusa il colpo e si trova sotto 20-9. Giani, il motivatore, usa il doppio cambio con Pinali e Salsi, mentre Anderson flagella in battuta: 22-9. Il 2-0 arriva sul 25-14. I 6 muri e i 4 ace di Modena dicono tutto.
LATINA NON CEDE
Turno di battuta di Patry importante in avvio di terzo set: 4-1 Latina che conduce poi 14-12 e 17-14 grazie a un cambio palla fluidissimo.
Si entra nella fase più calda del parziale, pipe di Anderson e -1 (18-19), Patry non perdona (18-20). “Miracolissimo” di Zaytsev che riceve in tuffo a un braccio un servizio esterno micidiale, Bednorz trasforma: 19-20. Zaytsev è caldo: ace del 20-20. Sorpasso con muro Usa Christenson-Holt su Patry: 22-21, ma Van Garderen, da buon ex non vuole arrendersi, ace del 23-22 Latina, time out chiesto da Andrea Giani. Bednorz pareggia a 23. Anderson ha la palla del 24-23, ma Karlitzek lo mura e dà il primo set ball a Latina. Lo annulla Zaytsev: 24-24. Christenson ace del 25-24, match ball Modena, Anderson ha la palla per chiudere sceglie il pallonetto che Latina controlla e Karlitzek non perdona, 25-25. Patry centra Zaytsev, ricezione da doppio meno e Szwarc chiude il 26-25, secondo set ball Latina. Patry spedisce fuori di meno di un millimetro il 26-26. Finale incredibile: Tubertini interrompe un’azione chiedendo il check, ma ha torto, punto a Modena, 27-26. Anderson decide che è ora di completare l’opera: ace, 28-26, 3-0. —