MODENA. Oggi pomeriggio sarà presentato in prima assoluta il concerto - spettacolo “Voci d'amore”, creato dagli Amici della Musica di Modena. L’appuntamento sarà alle 17, al Teatro delle Passioni e lo spettacolo si inserisce nella rassegna “Concerti d’Oggi” che abbraccia musiche di ogni epoca e stile con uno sguardo e un approccio “contemporanei”.
Ideato e progettato da Claudio Rastelli, “Voci d'amore” vedrà in scena l’attrice Diana Hobel, autrice dei testi originali, assieme al pianista Francesco Prode. L'idea dello spettacolo nasce da un gioco di corrispondenze biunivoche, amori vissuti, documentati, oppure leggendari, misteriosi, occultati, inventati e musiche che insieme scorrono condividendo elementi biografici ed estetici, psicologici e tecnici, per portare gli ascoltatori nell’intimità delle vite e delle opere di grandi compositori.
Brani scelti di grandi autori del passato, Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Wagner, Debussy, Šostakovic, sono inframezzati da musiche originali composte da Claudio Rastelli; su queste ultime scorrono le parole dell’attrice, in un crescendo di partecipazione e immedesimazione con gli amori evocati.
Rastelli come nasce il progetto?
«La prima idea era di collaborare con Francesco Prode, un pianista bravissimo che avevo sentito e che considero molto interessante nelle sue interpretazioni. E volevo lavorare sul doppio binario di contenuti esterni alla musica, per legare insieme un progetto su una tematica, e ho pensato all'amore».
Di che amore si tratta?
«Sono vari aspetti legati in misura maggiore o minore alla vita dei compositori, alcuni sono autobiografici, altri si riferiscono alle opere, ai libretti o ad altri aspetti letterari che hanno ispirato le composizioni. Per esempio di Debussy parleremo dello spunto letterario della composizione “Six épigraphes antiques” che nasce per il poema dell'amico Pierre Louys “Les Chanson de Bilitis”, un gioco letterario in cui Louys dichiara di aver scoperto una poetessa dell'antica Grecia, ma è un falso».
Un nuovo approccio a questi grandi autori.
«Sì, soprattutto faremo emergere il carattere di questi compositori, le difficoltà ad esprimersi, la vita nella sua interezza che si manifesta attraverso le relazioni amorose. Non sono pettegolezzi, tutti i testi sono stati scritti sulla base di fonti documentate di alto livello. I testi scritti da Diana sono pieni di pathos, di ironia e divertimento».
In questo spettacolo ci sono sia musiche di grandi compositori sia composte da lei?
«È uno spettacolo ricco di musica. Le musiche che ho composto io sono state l'ultimo tassello, perché ho iniziato a scriverle sui testi già pronti. Si tratta di melologhi, otto in tutto. La forma di questo concerto è una alternanza di melologhi, con musica e narrazione intimamente legate assieme, e pezzi noti di grandi compositori. Le musiche scelte a volte c'entrano direttamente con la biografia, come nel caso di Schumann, dove la Fantasia è legata al suo amore per Clara, o nel caso di Schubert, Wagner, Debussy. In altri casi i riferimenti sono più indiretti». —